Artisti partecipanti:

Schede biografiche

 

Jean-Luc Lupieri (francia)

Sara Davidovics (italia)

Antonio Loreto (italia)

Thierry Giannarelli (francia)

Dome Bulfaro (italia)

Marie Bosque (francia)

Véronique Delarché (francia)

Raymond Boni (francia)

Antonello Cassinotti (italia)

Emilie Borgo (francia)

Mario Bertasa (italia)

Marguerite Papazoglou (grecia-francia)

Massimo Arrigoni (italia)

Montaine Chevalier (francia)

Nicola Frangione (italia)

Ludovico Maria Gilberti (italia)

 

 

 

In collaborazione con:

Momo Edizioni Frosinone Italia

Associazione L’Imparfait, CeCCN Cabasse Francia

(soutenue par Conseil Régional PACA e Conseil Général du Var, Ville de Cabasse)

Utopia production Genova, Italia

Associazione Emouvance Marseille, Francia

(soutenue par le GMEM)

Associazione Passaros Bourg-en-Bresse, Francia

Delleali Associazione Culturale Italia

Associazione Pandora 117 Marseille, Francia

Associazione Incidence Arles, Francia

(soutenue par le Conseil Régional PACA Ville d’Arles)

Associazione Matexi Paris, Francia

 

La Performance arte del tempo e dello spazio

Con la collaborazione

COMUNE di MONZA

Assessorato alle Politiche Culturali

 

con il contributo di

Provincia di Monza e della Brianza

Fondazione della Comunità di Monza e Brianza onlus

con il patrocinio di

COMMISSIONE EUROPEA

Rappresentanza a Milano

 

 




Artisti internazionali che si cimentano in multiformi

linguaggi espressivi, momenti di riflessione e confronto

delle nuove arti in corso: questi sono gli elementi

che fanno di Art Action uno dei più interessanti

eventi nel panorama della ricerca artistica

internazionale.

La città di Monza, nell’ospitare la manifestazione,

si propone quale centro propulsore di interscambi

culturali, qualificato scenario sul quale prendono

forma le suggestioni che nascono dalla confluenza

di generi artistici che superano differenze geografiche

e linguistiche.

 

Avv. Francesca Dell’Aquila

Assessore alla Politiche Culturali e di Sostenibilità

Si ringrazia

 

L’Assessore alle Politiche Culturali

del Comune di Monza

Avv. Francesca Dell’Aquila

Dirigente settore cultura Comune di Monza

Laura Brambilla

Responsabile servizio attività e beni culturali Comune di Monza

Elda Paleari

Assessore Beni Culturali – Cultura – Formazione Professionale

Provincia di Monza e della Brianza

Enrico Elli

Direttore Settore Cultura, Beni Culturali e Università

Sergio Conti

Responsabile promozione Attività Culturali per Monza e Brianza

Gianpiero Bocca

Ufficio Cultura - Provincia Monza-Brianza

Margherita Giacobbi

Fondazione della Comunità di Monza e Brianza onlus

Lucia Mussi


 

Web-site Andrea Cocco - Progetto grafico Paola Grassi/Harta Design

Project original drawing Nicola Frangione - Assistenza Tecnica Audio Luci Massimo Arrigoni

Riprese Video Michela Montrasio - Riprese Fotografiche Ludovico Maria Gilberti (c) fuoriserrone

Direzione artistica Nicola Frangione, Giovanni Fontana, Roberto Rossini

Segreteria Angela Solimena - Traduzioni Erika Mosca, Barbara Ceruti

Fotolito e Stampa Poligrafica srl Dalmine

Comitato Esecutivo 

Associazione Culturale Harta Performing
Via Ortigara 17
20052 Monza Italy
fax 039-2000033

cell. 3407616823
e-mail: frangionenicola2@gmail.com
web-site: www.hartaperformingmonza.it

web-site: www.nicolafrangione.it

ARTISTI PARTECIPANTI

 

Jean-Luc lupieri (francia)

 

 

 

Nato nel 1964 a Toulouse. Professore di filosofia, docente e conferenziere in varie manifestazioni, è stato project manager sul cinema e l’arte contemporanea presso l’Accademia di Toulouse.

Presiede l’associazione Les Connivences finalizzata alla promozione e allo sviluppo dell’arte di azione.

In tale veste, ha organizzato come curatore indipendente e in collaborazione con strutture artistiche, l’apertura e la realizzazione di eventi, manifestazioni e laboratori che promuovono l’espressione delle diversità artistiche e le forme nelle pratiche performative contemporanee.

Attualmente sta scrivendo un manuale teorico sull’arte di azione performativa in connessione con i fondamenti e i principi della filosofia cinica di Diogene.

Un’ulteriore riflessione è sul linguaggio filosofico dell’arte nei vari performer, tentando di mostrare come alcuni artisti contemporanei stiano sviluppando ed elaborando forme di resistenza con la costruzione di altri percorsi estetici.

 

Presenta un intervento teorico sul tema:

Elementi critici di una teoria della performance artistica

 

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Sara Davidovics (italia)

 

È nata nel 1981 a Roma.

È poeta, performer e artista intermediale.

Dal 2003 conduce ricerche tra arte visuale, voce, scrittura e performance.

Nel 2006 ha fondato con Lorenzo Durante il gruppo di sperimentazione verbo-sonoro Lab Ensemble DUALE.

Ha diretto con Ivan Schiavone la collana di materiali verbali EX[T]RATIONE per le Ed. Polìmata di Roma.

Nel 2010 ha vinto la 3a Edizione del Premio di Letteratura On-Line “Le Reti di Dedalus” (Reprò; S.N.S.; S.I.A.E.).

È autrice di scritture visuali e fonetiche, video-poesia e libri oggetto.

Ha partecipato a numerosi Festival e rassegne di poesia e arte.

Tra le sue pubblicazioni: Corrente (Zona, 2006); D’Acque (Galleria Emilio Mazzoli, 2007); Pendici, (Ogopogo, 2007); Corticale (Editrice Onyx, 2010).

 

 

La pelle è il rivestimento, è l’ultima frontiera. In questa pelle io vivo. In questa e in nessun altra. La pelle del pesce. La pelle è tessuto e tessitura. Parola-rituale. Scrittura-traccia. Testimonianza. Pesce (ictus) è animale che beve di continuo. Io (ich) è radice. Io è altro.

 

Presenta:

Ictus (live performance e video)

Reading di Action Poetry in sinergia al danzatore Thierry Giannarelli.

 

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Nato a (Tricarico, 1975) è bibliotecario e svolge attività didattica presso lo IULM di Milano.

Redattore di “punto critico” e “il verri”, fa parte del collettivo di “eexxiitt” e collabora con “alfabeta2” e “il manifesto”.

Ha pubblicato saggi intorno a problemi di teoria e critica dell’avanguardia, oltre che su autori come Nanni Balestrini, Alberto Arbasino, Luciano Bianciardi e Amelia Rosselli.

Segue con particolare interesse gli scrittori sperimentali della sua generazione, tra cui Gherardo Bortolotti, Alessandro Broggi, Marco Giovenale, Gilda Policastro, Michele Zaffarano.

Scrive opere poetiche e video ar te.

 

 

Presenta:

Reading di Action Poetry

 

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Ballerino, coreografo, designer di strumenti tecnologici e digitali per esibizioni dal vivo.

Studia informatica e neuroscienze formandosi sul movimento corporale e la danza da Jacques Garros e Jean Masse.

Ha ballato in Cie Epiphane dal 1991.

Ha studiato con Karin Waehner, Georges Appaix, Julyen Hamilton, Raphaella Giordano e Lisa Nelson.

Crea con Véronica Delarché “l’imparfait” ed esplora la voce e il movimento per gli spettacoli L’Epopée de Gilgamesh, L’Ombilic des Limbes, Volte, Corpoèmes, Deux, Peut-etre, L’Incertain cohérent.

Sull’esperienza di pratiche di danza e del corpo ha scritto “il principio di se stesso - una biologia per la danza”.

Sviluppa le tecniche per le illusioni di movimento ed i fenomeni della percezione per nuove forme di espressione, progetto sostenuto dalla DICREAM e ha creato il (Dispositif Implication Perceptive) (DIP) spazio di performances, spettacoli e installazioni.

Nel 2005 ha creato il Centro di esplorazione coreografica di Colle de Nouvé, in Francia.

Insegna “danza e biologia”, anche nelle scuole, istituti psichiatrici, centri per l’autismo, carcere.

 

 

Presenta:

Performance

Danza e voce in sinergia al Reading di Action Poetry di Sara Davidovics.

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È nato a Bordighera nel 1971 e vive a Monza.

È poeta, performer, artista, insegnante.

Ha pubblicato Ossa. 16 reperti (Marcos y Marcos 2001), Carne.

16 contatti (D’IF 2007) vincitore del Premio di Letteratura “G. Mazzacurati e V. Russo”, Versi a Morsi (Mille Gru 2008, con DVD), Milano Ictus (Mille Gru 2011, con DVD), da cui è stato tratto l’omonimo spettacolo crossover di poesia, teatro e musica (regia Enrico Roveris).

Suoi testi poetici sono stati pubblicati negli Stati Uniti (Interim 2006) e in Scozia (Luath Press/Torino Poesia 2009) tradotti dal poeta americano Christopher Arigo.

Nel 2012 è uscito Ossa Carne (Dot.com Press, Le voci della Luna, 2012), con CD, traduzioni in inglese di Cristina Viti.

Vincitore di diversi premi di poesia è redattore del semestrale multimediale “In Pensiero”.

In Italia è uno dei pionieri della Poetry Therapy: è tra i più versatili interpreti orali della poesia italiana; è tra gli MC (Maestro di Cerimonia) di poetry slam più attivi.

Ideatore di numerosi eventi, specie di Poesia Sociale, è fondatore e co-direttore artistico di PoesiaPresente (www.poesiapresente.it).

 

 

Presenta:

Reading di Action Poetry

In sinergia alla danzatrice Marie Bosque.

 

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Marie Bosque (francia)

 

Nata a Parigi nel 1956, ballerina, coreografa e improvvisatrice.

Dall’infanzia e fino all’adolescenza ha frequentato corsi di danza ritmica Irène Popard.

Al suo arrivo in Provence nel 1978 si forma alla danza contemporanea e improvvisazione con Josiane Rivoire, Claire Saoul e Geneviève Sorin ad Arles e Marsiglia.

Dal 1988 la sua ricerca e le sue creazioni uniscono improvvisazione e coreografia.

Autore di Juana la Loca, Santa Teresa d’Avila, Médéa e les Princesses des contes, esplora l’intimo, la religione e la politica.

Con una riflessione agrodolce propone una visione allo stesso tempo onirica e caustica sul quotidiano, l’umano e il mondo.

In solo e in duo, dalla sua posizione e postura d’artista approda alla riflessione della relazione con l’altro.

In cocreazione con i coreografi: Isabelle Cavoit, Véronique Delarché, Bernard Menaut, con i musicisti: Hakim Hamadouche, Raymond e Bastien Boni, Barre Phillips, Aurélien Arnoux, con scrittori/attori: Marie Démon, Claudine Pellé, con il gruppo d’improvvisazione di danzatori e musicisti “Les improbables Jardiniers de vague”.

Scrive la danza nel rischio dell’incontro dove non bisogna credere a tutto quello che non si vede.

 

 

Presenta:

Performance di danza

In sinergia al Reading di Action Poetry di Dome Bulfaro.

 

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Vèronique Delarché (francia)

 

 

 



Artista Coreografa.

Lascia il mondo dell’oceanografia per la danza, integrando la Cie Epiphane (John Mace) nel 1987.

Ottiene una borsa di studio sulle coreografie nel 1990 e poi danza nelle Cies Epiphane, con Emmanuel Grivet, Kunio Matsumura, Carole Séveno, Teatro des Oiseaux e L’Imparfait.

Vive e lavora al Centro di Esplorazione Coreografica sul Colle di Nouvé (CeCCN), aperto nel 2005, dove sviluppa residenze creative, pedagogia, didattiche, incontri di ballerini/musicisti e improvvisatori e organizza il Festival Presque Rien.

Organizza tirocini, stages professionali e laboratori internazionali di ricerca con Lisa Nelson (USA).

In partnership con gli artisti e danzatori indonesiani (Sudiharto) e musicisti(Sapto Raharjo), ha prodotto molte creazioni per la Yogyakarta International Art, la Miroto Dance Cy, il CCF Yogyakarta, Jakarta e Surabaya, in Asia Tri Festival e il Surabaya International Art Festival.

Negli ultimi anni, ha lavorato per la Cies L’Imparfait, Pendiente, PM Garage Hotel, Incidence, Traits de Ciel e L es Chants de Lames.

Danza in tutta Europa, Russia, Indonesia, Marocco, Turchia.

http://www.wix.com/delarcheveronique/1

 

 

Presenta:

Il panico di Nietzsche

Performance in sinergia a Raymond Boni (chitarra, armonica).

 

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Raymond Boni (francia)

 

Fin dall’età di 21 anni, Raymond Boni è presente sulla scena del jazz e della musica improvvisata.

Il suo strumento principale è la chitarra, ma suona anche l’armonica.

Eccezionale musicista, ha suonato con assoli o con big band in tutta Europa, Giappone, Stati Uniti, Canada, Madagascar, Taiwan e Armenia insieme a altri musicisti di tendenze artistiche e musicali molto diverse.

Da compositore ha scritto musica per documentari, opere teatrali e coreografiche, storie e letture-readings.

Ha partecipato a numerose creazioni e produzioni, una cinquantina di dischi sono stati registrati con la chitarra, sia elettrica che acustica, echi fuga di flamenco, rumba, tradizioni “zingari” del Centro Europa e dei Balcani, brani di canzoni, standard jazz, che riconosce la firma di grandi improvvisatori.

...non più nella ricerca dell’ originalità a tutti i costi, Boni riesce a rendere chiara la sua appartenenza a una comunità attraverso una espressione del tutto personale.

Così, oltre alla musica, l’improvvisazione ha dato modo ai sentimenti e si avvertono gli echi della “vita stessa ”... - Patrick Williams.

 

 

Presenta:

Performance di musica live

In sinergia alla danzatrice Véronique Delarché.

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Antonello Cassinotti (italia)

 

Nato nel 1961.

È attore e performer e membro fondatore de IL GRUPPO TEALTRO e delle Ali.

Esplora con particolare passione il mondo dei suoni e nello specifico della voce attraverso il corpo/strumento.

Lo stimolo di partenza in ogni suo lavoro e/o in collaborazione con altri è dettato, a volte da un immaginario visivo, a volte sonoro e in altre occasioni alle pratiche del movimento.

Nel complesso è teso a elaborare atti performativi che possano definirsi SONORI, dove il gesto, l’oggetto, la luce e tutta la macchina scenica rispondano ad una sorta di composizione.

Con queste premesse realizza installazioni o contesti visivi in cui agisce in prima persona, letture di poesia sonora, sia come interprete sia come autore e partecipa a numerosi eventi legati all’improvvisazione in iterazione con danza, pittura, musica e video.

Svolge inoltre attività di insegnamento con l’intenzione di portare alla consapevolezza lo stretto rapporto che intercorre tra voce e corpo performatvivo.

Si riconosce nelle pratiche Fluxus.

 

 

Presenta:

Reading di Action Poetry

In sinergia alla danzatrice Emilie Borgo.


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Emilie Borgo (francia)

 

Coreografa e danzatrice.

Ha fondato la Compagnia Passaros nel 1999.

Balla fin da bambina e ha frequentato stages internazionali di danza contemporanea: (contact-improvisation, Art Life, butoh).

Dal 2010 diplomata alla prima promozione francese della scuola Body Mind Centering.

Dai suoi studi universitari di antropologia e sociologia, indaga su corpi sociali, energetici e fisici, universi sonori e visivi, lavorando con musicisti, ballerini, light designer, poeti, fotografi, videomaker, pittori e più di recente con gli scienziati.

Ballerina performer per le Compagnie: Schenk, Pierre Deloche Danse, Empreintes-Odyle Perrin, le Cil du Loup - Patricia Olive, Les Anacoluthes - Anne-Lise Valla, V.O. trait de ciel - Marion Baé, orchestre seconde - Cyril Pointurier, l’Art Collective Sonic.

Membro attivo del gruppo di Ishtar 1996-2001.

Associata a progetti performativi e multidisciplinari, come Cabotage en Meuse.

Con Isabelle Kraïser (fotografo, Boulangerie & TNT Bordeaux Residence), Jeanne e Lucie con la danzatrice Isabelle Uski (associazioni Chorescence, Petit Bain & Ici).

Il duo EPBEPE con Emmanuelle Pellegrini.

Compagnia No (Teatro dell’Opera di Saint-Etienne 2010).

 

 

Presenta:

Performance di danza

In sinergia al Reading di Action Poetry di Antonello Cassinotti.


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Mario Bertasa (italia)

 



Studi classici e laurea con lode in Lettere Moderne all’Università Cattolica di Milano (tesi ‘Momenti teatrali in John Cage – 1912-1992).

Ha studiato disegno dal vero, pittura, pianoforte, composizione musicale e discipline teatrali.

Vive a Brugherio, in Brianza, dove lavora con la compagnia ArtEventualeTeatro.

Realizza spettacoli per bambini, un artigianato integrale che ricalchi le vie degli antichi maestri del teatro popolare, in costante apertura dei nuovi linguaggi della scena.

Si occupa di scrittura, recitazione, scenografia e scenotecnica, costruzione di pupazzi e design sonoro.

Realizza performances sui linguaggi intermediali e reading di poesia, video, corsi sulle discipline del teatro e didattica della poesia.

Suoi scritti sono stati presentati in diversi volumi collettivi a cura dell’ISU Università Cattolica, Milano e nell’antologia ‘Mappa Giovane: voci poetiche di Monza e Brianza’ (Le Voci della Luna); in alcuni blog letterari in internet (LiberInVersi, La Dimora del Tempo Sospeso, La Poesia e lo Spirito), e nel corso di alcuni festival e reading (Poesia teXtura Festival, PoesiaPresente).

 

 

Presenta:

Reading di Action Poetry

In sinergia alla danzatrice Marguerite Papazoglou.

 

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Marguerite Papazoglou (grecia-francia)


 

Nata a Parigi nel 1975 in una famiglia greca.

La sua formazione nella danza si sviluppa parallelamente agli studi universitari in letteratura moderna e filosofia.

Studia improvvisazione (Julyen Hamilton, Patricia Kuypers, Nita Little, Jules Beckman), Butoh (Yoshito Ohno, Carlotta Ikeda , Gyohei Zaitsu), contact improvisation, qi gong, yoga, e sviluppa il dialogo costante con la musica (viola e danza barocca).

Collabora a diversi progetti multidisciplinari (Digital Festival de la Villette, JazzFest Uckermark e Umlaut a Berlino, Chisenhale Dance Space di Londra).

Ha fondato il collettivo VMM (Various Materials Management) e si concentra sulla composizione istantanea e il rapporto danza-musica.

Crea performances/installations, danza musica improvvisata in molti assoli o con VMM, in contesti diversi come gallerie di Londra, Cité des Sciences a la Villette, sale da concerto a Berlino, sito archeologico dell’Agora di Atene.

Lavora con musicisti improvvisatori e compositori (Frank Gratkowski, Claude Parle e Benjamin Weidekamp) e ballerini (Camilla Gotta, Barbara Pereyra, Vassiliki Tsagari).

Insegna danza contemporanea e improvvisazione in laboratori creativi presso l’Ecole Normale Supérieure).

 

 

Presenta:

Performance di danza

In sinergia al Reading di Action Poetry di Mario Ber tasa.

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Massimo Arrigoni (italia)

 

Poeta sonoro e performer di teatro come poesia e musica: (Teatro in Italia, 2000, La Voce in Movimento – Antologia della poesia sonora del novecento, 2003, Albo degli Scrittori Italiani ed Europei, 2003).

Ha prodotto e realizzato spettacoli di teatro e poesia sonora dedicati a Erik Satie, Pier Paolo Pasolini, Jean Genet, alla poetica Futurista, Beat, Cyber-Punk, a quella araba medievale, alla memoria storica di Primo Levi.

Nel 2004, col patrocinio del Cons. Gen. d’Italia e della Fondazione Nazionale Carlo Collodi, presenta in Canada ‘Storia di un Burattino’ per le celebrazioni della lingua italiana nel mondo, dedicate a Pinocchio (Istituto Italiano di Cultura - Toronto e Montreal, Queen’s University - Kingston).

Invitato al 12° Festival Internazionale “Castle of imagination” in Polonia.

Tra i suoi concerti di poesia sonora: The Beat Generation, Futura Koncert, Ka Be, Le Confessioni di Antonius Block.

Nel 2006 presenta il concerto futurista al Castello Sforzesco di Milano e al Castello di Pergine (Trento).

Nel 2007 al Festival Internazionale di poesia di Geno va e a Play Arezzo Art Festival.

www.massimoarrigoni.it

 

 

Presenta:

Reading di Action Poetry

In sinergia alla danzatrice Véronique Delarché.

 

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Montaine Chevalier (francia)

 

Ha scoperto la danza a Aix-en-Provence, negli anni ‘80, allora centro attivo di danza contemporanea francese, diventando l’interprete di numerose coreografie.

Parallelamente, dal 1995, si accosta alle tecniche della composizione istantanea e della performance di improvvisazione (uscita dagli insegnamenti della corrente americana degli anni ‘60), da cui si sono strutturati diversi collettivi ar tistici e collaborazioni.

Dal 2006, ha sviluppato un lavoro personale spesso transdisciplinare (movimento, voce, fotografia, plastica), svolge attività di ricerca teorica presso l’Università, sviluppa collaborazioni continuative.

Crea l’associazione Pandora 117 a Marsiglia nel 2009, per l’insegnamento tecnico, la trasmissione di materiali coreografici, per continuare il processo e la direzione in parallelo di opere interdisciplinari.

 

 

Presenta:

Performance di danza

In sinergia al Reading di Action Poetry di Nicola Frangione.


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Nicola Frangione (italia)

 

Nato a Forenza (PZ) nel 1953, vive e lavora a Monza.

Dal 1972 artista interdisciplinare e sperimentatore di varie tecniche artistiche: Audio Art e poesia sonora, Video-poesia, poesia visiva, Performance Art e Action Poetry, da circa 35 anni contribuisce al circuito internazionale e allo sviluppo della Performance Art e alla diffusione in italia.

Dal 1975 ha pubblicato e prodotto edizioni di libri-d’arte, libri-oggetto Edizioni “Armadio e Officina”.

Dal 1987 al 1995 ha diretto con Luigi Bianco la rivista di dinamiche culturali “Harta” e “Osaon” spazio artistico Multimediale di Milano.

Dal 1996 direzione di coordinamento delle edizioni “Harta Performing”.

La sua ricerca sulla Audio Arte e della Poesia-Sonora ha visto la pubblicazione di vari dischi e cd, trasmessi da radio nazionali in Olanda, Svezia, Spagna, USA, Giappone, Canada e da RAI uno e RAI tre in Italia.

Suoi lavori di video-poetry sono stati trasmessi in rassegne e programmi televisivi in italia e all’estero.

Con performances e Reading Action Poetry partecipa a numerose rassegne e festival internazionali.

Dal 2002 è direttore artistico del Festival Internazionale ART ACTION-Harta Performing di Monza.

 

 

Presenta la Performance di Poesia:

Reading di Action Poetry

In sinergia alla danzatrice Montaine Chevalier.


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Ludovico Maria Gilberti (italia)

 

Nato a Monza nel 1951, dove vive e lavora, fondatore nel 2009 dell’Associazione Culturale “fuoriSerrone”, è un attento fotografo, autore, artista e testimone per immagini dell’umanità.

Le sue fotografie non sono documenti, né impressioni di viaggio, ma una vera e propria pittura creativa e ispirata.

La fotografia è per lui una passione che nasce nel periodo universitario, quando praticava la pittura a olio, ma si interessava anche alla fotografia in bianco e nero e al relativo sviluppo.

Era il tempo dell’irresistibile attrazione per le prime macchine fotografiche reflex SLR e dello sviluppo e stampa fatti da sé, condizioni irrinunciabili per tutta la sua generazione, influenzata dall’impatto epocale del film Blow Up di Antonioni del 1966, cui si deve il successo enorme della fotografia creativa e sperimentale di quegli anni.

In seguito viene folgorato dall’introduzione della tecnica digitale, che ha eliminato le alchimie e la chimica dalla fotografia, ma gli consente di sperimentare la formula tecnologica per miscelare passione pittorica e arte fotografica, senza ricorrere all’elaborazione delle immagini sul computer, ma sperimentando direttamente en plein air, lavorando con tempi e diaframmi e gli altri accorgimenti tecnologici di cui sono dotate le macchine fotografiche attuali.

La Canon è il suo pennello e l’immagine digitale la sua tela.

www.vicolo51.biz


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OLTRE L'OPERA PLURALE

 

La Performance Art e l’Action Poetry si inseriscono a pieno titolo tra gli eventi più significativi nel panorama della ricerca artistica internazionale, favorendo l’interscambio culturale e ponendo l’attenzione sul concetto di nomadismo come elemento fondamentale nel lavoro dell’artista, che si sposta da un territorio linguistico ad un altro e offre occasioni di riflessione sul significato e sulle tecniche di progettazione dell’opera plurale.

“Se nel tempo non fossimo del tutto altro potremmo di nuovo ma nel tempo non essendo nuovi potremmo essere del tutto altro”

La nuova Azione Poetica deve attraversare figure di valenza interdisciplinare e sconfinare nella tensione del tempo totale.

Il performer-poeta sprigiona un’immensa energia, è magma che travolge, è fiume che scorre.

È interlocutore inarrestabile che riesce ad aprire con entusiasmo finestre su nuovi e antichi mondi.

La performatività poetica accoglie sinergie diversificate.

Il corpo diventa materia espressiva.

Nella performance art il corpo-unico non teatrale esplode in una nuova drammaturgia, dove il baricentro dello spazio-tempo lo riconduce di volta in volta in ambiti differenziati: arte visiva in movimento, installazione ambientale, poesia del corpo-vivente.

La Performance Art oggi, così come l’Action Poetry, non si può definire con un unico frangente di analisi, perché il giudizio estetico coinvolge numerosi settori disciplinari; ma uno degli elementi di primo piano è sempre dato dall’espressività del corpo, dalla sua gestualità e da tutto il complesso delle sue manifestazioni.

A volte la centralità è vicina alla danza o alla ritualità, anche in chiave provocatoria, altre volte coinvolge la sonorità, che spesso non esclude il testo.

In ogni modo, il corpo espressivo si orienta verso due costanti indirizzi: uno freddo, in senso concettuale, l’altro estremamente caldo, in un’ottica che vuole valutare il messaggio della performance non solo esteticamente, ma cercando di misurare la sua energia poetica anche in senso esistenziale.

Compito del performer è, infatti, quello di convogliare l’energia che giunge dall’esterno all’interno della performance stessa.

In un certo senso, la performance art rappresenta il desiderio di far rivivere nell’azione un qualcosa che esiste già all’esterno dello spazio-tempo deputato; si tratta di fondere energie interne ed esterne, creando una ricucitura tra gli elementi.

Nicola Frangione

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